la gara delle barzellette

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elenamary
00lunedì 17 gennaio 2011 10:49
Gli animali della foresta sono annoiati, non succede mai nulla. Allora per passare il tempo decidono di organizzare una gara di barzellette. Per evitare i noiosi principianti, inseriscono una clausola crudele:

Il giudice unico sarà la tartaruga. Se la tartaruga non riderà il concorrente sarà decapitato.

La scimmia è il primo coraggioso concorrente, e racconta una barzelletta sulle monache che fa ridere a crepapelle tutti i convenuti, meno la tartaruga. E la decapitano.

Poi è la volta del leone, che racconta una barza sugli ubriachi. Di nuovo, tutti ridono tranne la tartaruga e il leone perde la testa.

Poi arriva l'elefante. Quando arriva a metà della barzelletta, si sente la tartaruga che inizia a ridere a crepapelle mentre grida:

- Hahahaha, quella delle monache era bellissima!!!
Keko01
00lunedì 17 gennaio 2011 12:39
La lentezza fa parte delle caratteristiche della tartaruga!!!


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Lorena60
00lunedì 17 gennaio 2011 18:01
quella tartaruga sembra un pò me, quando mi raccontano le barzellette [SM=g1625221]
xeniabaci
00giovedì 3 febbraio 2011 19:49
A me è piaciuta tantissimo:

Come una semplice lettera dell'alfabeto può cambiare la storia....



Luca Cordero di Montezemolo viaggia sull’autostrada con la sua nuova Ferrari rossa oltre ogni limite di velocità.

Improvvisamente, dallo specchietto retrovisore vede arrivare da lontano Silvio Berlusconi sopra una biga, stile Ben Hur.

Berlusconi supera Montezemolo e lo sperona, devastandogli la fiancata della Ferrari.

I due si fermano. L’ex presidente di Confindustria scende dalla macchina arrabbiato

come una iena e tuona: «Insomma, possibile che tu non permetti a nessun altro di correre in santa pace?».

Berlusconi, sorridendo: «E dai, non ti arrabbiare così! Sai che ho la lampada di Aladino e grazie a lei risolveremo tutto ».

Il premier estrae dalla tasca il mitico coccio e dice: «Strofinala e chiedi quello che vuoi.

Mi raccomando, grida perché il genio è vecchio ed è anche un po’ sordo».

Montezemolo manipola la lampada; il genio esce. Luca urla con la sua vocetta:

«Voglio un miliardo, un miliardo di euro per rimettere a nuovo la Ferrari».

Un tuono scoppia e si aprono, in alto, le porte dei cieli. Dalle nubi scende, precipitando,un oggetto: un biliardo, che si schianta sulla Ferrari distruggendola definitivamente.

Montezemolo, sconvolto, rimprovera il genio: «Vecchio rincitrullito, ho chiesto un miliardo, non un biliardo!».

Il Cavaliere gli posa bonariamente la mano sulla spalla e sorridendo dice:

«Non te la prendere, caro Luca. Sai com’è, anche i geni tirano brutti scherzi.

Ma ragiona: secondo te, caro Luca, io avrei chiesto una biga?»





Lorena60
00venerdì 4 febbraio 2011 08:56
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l' inglese
00sabato 5 febbraio 2011 21:12
Trovata su' F.B. :

SILVIO ALL'INFERNO

Un giorno Silvio Berlusconi muore per un improvviso attacco cardiaco

e finisce di filato all'inferno, dove Belzebù lo sta aspettando.

"Non so cosa fare.

Sei nel mio elenco ma non ho più posto per te.

D'altro canto devi obbligatoriamente stare qui".

Dopo averci pensato su, il Diavolo prosegue:

"Sai cosa faccio? Ho due o tre persone che non sono state tanto cattive quanto te.

Ne lascerò andare una e tu ne prenderai il posto.

Anzi, ti lascio addirittura scegliere quale liberare".

A Silvio la proposta sembra accettabile e così il Diavolo apre la prima porta.

Lì dentro, in una grande piscina, nuota Craxi che si immerge ripetutamente tentando di portare in superficie un immenso e sfavillante tesoro, riemergendo però sempre desolatamente a mani vuote. E si immerge e riemerge, e ancora e ancora. Questo è il suo destino, all'inferno.

Il Cavaliere: "No, non ci siamo, non sono un gran nuotatore e poi a mani vuote non posso restare, non potrei fare questo per l'eternità".

Il Diavolo lo conduce nella stanza successiva dove trovano Francesco Cossiga, che con un enorme piccone deve frantumare giganteschi massi di pietra durissima; e poi altri ed altri ancora.

"No, sai che ho un problema alla spalla, mi farebbe male picconare in continuazione per l'eternità".

Il Diavolo apre la terza porta. All'interno, l'ex presidente degli U.S.A.

Bill Clinton, sdraiato sul pavimento, con le braccia dietro la nuca e le gambe larghe; china su di lui c'è Monica Lewinsky intenta nell'ormai famosa attività.

Berlusconi osserva incredulo e dopo un po' dice: "Sì, si può fare, vada per questo".

E il Diavolo: "OK. Monica, puoi andare"
xeniabaci
00domenica 6 febbraio 2011 13:45
BELLA!!!!!! [SM=g7405]
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